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Tragico incidente nello Stretto di Messina

Il bilancio dello scontro tra il "Segesta Jet" e la "Susan Borchard" è di 4 morti e un centinaio di feriti.

15/01/2007 - Le 17 e 53 minuti: inizia la tragedia nello Stretto di Messina. Nel centro del trafficatissimo braccio di mare che divide Sicilia e Calabria si scontrano il monocarena veloce "Segesta Jet" della Bluvia e la portacontainer "Susan Borchard" di una compagnia tedesca. Il monocarena era partito come tutti i giorni alle 17:30 da Reggio Calabria ed era diretto a Messina carico di pendolari e studenti, ben 151, ansiosi di far ritorno a casa dopo una lunga e stressante giornata, mentre la portacontainer transitava nello Stretto in direzione Nord-Sud con il suo carico proveniente da Salerno e diretto al porto israeliano di Ashdod. La "Susan Borchard" si conficca nella fiancata destra del monocarena che si squarcia profondamente, subendo la totale distruzione della plancia di comando. I passeggeri entrano nel panico, ritrovandosi in un inferno di sangue, urla e oscurità. Il comandante della portacontainer rallenta, ma continua la sua marcia fino all'arrivo dei primi soccorsi, per evitare che il mezzo veloce si disincastri dalla prua della nave con il rischio di affondare. In città scatta subito l'emergenza e una marea di ambulanze si precipita sulle banchine del porto peloritano mentre il luogo dell'incidente viene raggiunto dai Vigili del Fuoco, dalla Guardia Costiera, dalla Guardia di Finanza e dai rimorchiatori, che incominciano a prestare i primi soccorsi ai tantissimi feriti. Il monocarena viene imbragato per evitare il rischio che affondi, mentre la portacontainer, con alcuni feriti a bordo, si sposta verso il porto di Messina, dove arriva verso le 21:00. Nel corso della notte il mezzo veloce viene completamente evacuato e rimorchiato con cautela verso il porto messinese: si incominciano a contare le vittime di questo disastro. Si estraggono dalle lamiere contorte del ponte di comando, ormai irriconoscibile, i corpi senza vita del comandante Sebastiano Mafodda, del direttore di macchina Marcello Sposito, del motorista Domenico Zona e del marinaio Lauro Palmiro, tutti messinesi. Si ferma a 4, quindi, il numero dei morti di questa terribile tragedia del mare, che ha provocato anche un centinaio di feriti, in condizioni più o meno gravi, sparsi per gli ospedali delle due città dello Stretto. Sono state aperte delle inchieste per chiarire la dinamica e le cause dello scontro avvenuto in una serata dalle ottime condizioni meteo-marine, mentre si indaga anche sulla presenza nei dintorni dell'incidente della nave traghetto "Zancle" della Caronte & Tourist che, transitando vicino alle due navi qualche minuto prima dell'incidente, potrebbe aver causato delle interferenze nella visibilità del monocarena da parte della portacontainer. Intanto i sindaci di Messina e Reggio Calabria hanno proclamato il lutto cittadino per la giornata di Sabato 20 Gennaio, quando saranno celebrati i funerali delle vittime nel Duomo di Messina. Tutta la città, me compreso, si stringe nel cordoglio verso le famiglie delle vittime di una tragedia che forse poteva essere evitata...

Le navi coinvolte nel tragico scontro: il "Segesta Jet" a sinistra e la "Susan Borchard" a destra. Foto: Captain Peter

 

 

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